Piano piano, a piccoli passi, si sta configurando la nuova maggioranza.
Settimana scorsa il Movimento ha espulso due senatori, riducendo il vantaggio rispetto alle opposizioni di soli quattro voti.
A breve non sono previsti voti decisivi e nessuno vuol far cadere il governo, ma si sta già lavorando dietro le quinte all’alternativa qualora qualche altro senatore uscisse dal gruppo, attivamente o passivamente.
Ovviamente lo guardo è rivolto a Fratelli D’Italia e a Giorgia Meloni. Lo conferma al Messaggero il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli: “Se altre forze politiche percepiscono la bontà dei nostri provvedimenti, ben vengano i loro voti”. Un atteggiamento molto diverso da quello del maggio scorso, quando Di Maio mise il veto anche alla sola ipotesi di un accordo a tre.
Va detto anche che dal partito di destra è arrivato, al momento, una risposta negativa.
Ma la legislatura è ancora lunga e le trattative iniziano sempre con un secco “no”.