Ieri la Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla vicenda dell stadio della Roma. Ricordate la campagna sui social con tanto di hashtag su Twitter #unostadiofattobene? Pochi mesi dopo l’accordo, le forze dell’ordine si sono cimentate in #unaretatafattabenissimo e hanno arrestato alcune persone che avevano, secondo l’accusa, operato in maniera illegittima per assicurarsi il via libera dell’opera.
Luca Parnasi, il costruttore, ma anche e soprattutto Luca Lanzalone, che avrebbe aiutato la sindaca Raggi a trovare la quadra senza però un incarico formale. Sempre secondo l’accusa, Lanzalone avrebbe “ottenuto la presidenza di Acea in cambio della propria opera” scrive Repubblica.
Anche Lanzalone, quindi, rischia il processo e questo potrebbe provocare un terremoto con epicentro le fondamenta del Movimento 5 Stelle, ossia il Sistema Casaleggio.
Luca Lanzalone, infatti, è una vecchia conoscenza dei 5 Stelle: già consulente del comune di Livorno, di lui la sindaca Raggi avrebbe detto “me l’ha imposto Casaleggio“. Chissà se sia così. In ogni caso, una cosa è certa: a Luca Lanzalone, Davide Casaleggio dev’essere molto grato, essendo l’estensore del nuovo Statuto del Movimento 5 Stelle, quello della nuova associazione del 2017. Perché dev’essergli grato? Perché il nuovo statuo del partito blinda l’Associazione Rousseau, fondata e presieduta da Casaleggio, come unico fornitore per la comunicazione – il Blog delle Stelle – e la piattaforma decisionale Rousseau, tecnicamente poco più che un giochetto fatto male, pericoloso per la privacy degli utenti iscritti. Soprattutto, in virtù di ciò, l’Associazione Rousseau è autorizzata a sfruttare il marchio del Movimento per raccogliere le donazioni degli iscritti e il contributo dei Parlamentari, 300 euro al mese, per un totale che si aggira intorno ai 9 milioni di euro in cinque anni. Con questi soldi, Casaleggio dovrebbe sviluppare la piattaforma e occuparsi del Blog ma in realtà ha avviato iniziative parallele, scollegate dal Movimento, come la Rousseau Open Academy mai deliberata da nessun organo di partito.
Casaleggio è così potente che ieri la senatrice Fattori ha rivelato che i parlamentari non stanno restituendo in maniera sistematica parte dello stipendio, come si erano impegnati a fare, salvo proprio i 300 euro a Casaleggio.
Se come “premio” (questo il termine usato da Di Maio) per il suo aiuto con Livorno e lo Stadio della Roma Lanzalone ha ottenuto la presidenza Acea, è lecito chiedersi se abbia ricevuto altri benefici in cambio dello statuto che permette a Casaleggio di maneggiare così tanti denari in maniera completamente autonoma.
Del resto, Lanzalone il giorno prima del suo arresto era alla cena di finanziamento organizzata dall’Associazione Gianroberto Casaleggio, sempre presieduta dal figlio Davide, il quale inizialmente cercò di annebbiare le ricostruzioni dicendo che fosse stato “a una cena e a un altro tavolo c’era Lanzalone“.
Com’è noto, però, le cene di finanziamento dell’Associazione Casaleggio sono a invito e costano tanto: evidentemente Lanzalone teneva molto a esserci.