Tempo fa ho partecipato a Omnibus su La7 con Gaia Tortora, insieme a Francesco Cancellato, che disse un cosa che mi colpì: “Casaleggio sembra avere un’agenda sua, diversa da quella del Movimento 5 Stelle”. Ho riflettuto molto con Nicola Biondo su queste parole.
È importante capire se l’Erede abbia una propria agenda pubblica e quale per via dell’influenza che può esercitare sul primo partito di governo. Le sue scelte, ambizioni, propositi, aspirazioni, pur non avendo egli alcun ruolo pubblico definito — come abbiamo spiegato qui e qui — possono impattare la vita di tutti senza che il nostro sia sottoposto ad alcun controllo democratico. Il suo è un ruolo estraneo al partito ma preminente rispetto ad esso. Soprattutto, è un ruolo privato che non può essere sottoposto a censura o a sostituzione. La sua Associazione è titolare di quel ruolo per statuto del partito, e lui è presidente per statuto dell’Associazione.
La posizione che si è costruito, peraltro con modalità che sarebbe bene fossero indagate a fondo, gli conferisce vantaggi intangibili rispetto al mercato in cui opera sia come imprenditore, che tutti sanno essere ben inserito nei meccanismi dello Stato per via del rapporto col governo, sia come soggetto politico. Come ho avuto modo di spiegare alla Festa Nazionale de l’Unità, il rischio per le opposizioni è quello di dover combattere un avversario su un campo di battaglia asimmetrico. Non ci sarà mai alcun segretario, leader, capo politico che avrà la libertà di azione, parola e organizzazione che ha Casaleggio, senza alcun ruolo da perdere né alcun elettorato a cui rispondere, ma solo un partito da indirizzare dalla terza fila.
Casaleggio parla poco, quasi mai di Movimento 5 Stelle, spesso della sua Associazione Rousseau. Le due realtà sono confusamente, volutamente, sovrapposte. Rousseau ha di fatto in appalto la gestione della comunità del Partito. Acquisisce e amministra gl’iscritti che sono, però, in forte calo: -30% in un anno come riportato da Luciano Capone sul Foglio. Gestisce la comunicazione tramite il Blog delle Stelle, su cui Casaleggio scrive di tanto in tanto anche promuovendo le attività della propria azienda — Casaleggio Associati. Sviluppa la piattaforma decisionale, Rousseau, che sfortunatamente è un inutile colabrodo, buono solo a procurare gran mal di testa e pesanti multe per il dilettantismo con cui è realizzata e, diciamo così, manutenuta.
In virtù di questo “appalto”, Rousseau-Casaleggio riceve un mucchio di soldi dalle donazioni e dagli eletti del Movimento 5 Stelle, a spanne 9 milioni di euro a legislatura. Per i regolamenti del partito, con questi soldi dovrebbe sviluppare e mantenere gli strumenti tecnologici. È cosi? Non del tutto. Vediamo perché.
Primo: lo scorso anno Rousseau ha subìto una violazione con perdita di dati, seguita da un provvedimento del Garante. In questi mesi, inclusa una proroga, avrebbe dovuto mettere in sicurezza la piattaforma. Oggi è stata di nuovo violata. Soldi spesi poco e male, evidentemente.
Secondo: Casaleggio ha fatto partire nuove iniziative con la sua associazione privata finanziata dagli eletti e sostenitori del Movimento. Di una ha perfino registrato il marchio ed è ospitata su un sito a parte. Il Movimento non ha mai deliberato nulla in merito.
Terzo: Rousseau e Casaleggio godono della benevolenza e perfino della sponsorizzazione di una truppa di centinaia di parlamentari e migliaia di eletti. Tutti a ripetere il mantra di Rousseau e della democrazia diretta mentre perdono 40.000 iscritti e Casaleggio si occupa d’altro.
Le domande a Casaleggio, ad ogni occasione, dovrebbero essere: 1) cosa ha fatto coi soldi, visto che perde 40.000 iscritti e Rousseau è una ciofeca? 2) Qual è la sua vera agenda? Corollario: le risposte sono nella terza black box, l’Associazione Gianroberto Casaleggio?
Ai responsabili del Movimento andrebbe chiesto: perché continuate a finanziare e sponsorizzare un fornitore così scarso, che vi fa perdere iscritti, non tutela i vostri dati personali e coi vostri soldi si occupa di attività slegate dal partito? L’agenda Casaleggio è la notizia.