Tocca tornare sul conflitto di Interessi di Davide Casaleggio, alla luce delle notizie emerse in questi giorni, visto che la sua azienda, Casaleggio Associati, promette condivisione di contatti e relazioni per chi gentilmente sponsorizza le sue indagini di mercato.
Riassunto: la scorsa settimana Casaleggio era a cena, tra gli altri, con Luca Lanzanone, arrestato il giorno seguente ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sullo Stadio della Roma, #unaretatafattabene insomma.
Lanzalone è un avvocato di fiducia in ambienti 5 Stelle ed è, tra l’altro, colui che avrebbe scritto materialmente il nuovo statuto del MoVimento 5 Stelle, che assegna all’Associazione privata Rousseau — presidente sempre il nostro Casaleggio — la gestione della comunicazione (Blog delle Stelle) e della democrazia (piattaforma Rousseau) del Movimento. Per svolgere questi compiti, il regolamento M5s prevede che parlamentari e consiglieri regionali versino 300 euro al mese ciascuno, tra i 5 e i 9 milioni di euro nell’arco di una legislatura.
Casaleggio ieri, nel rispondere imbarazzato alla domanda di un giornalista, ha fatto intendere che i due si fossero trovati in quel ristorante quasi per caso. Purtroppo il Fatto Quotidiano e Repubblica, tra gli altri, hanno documentato come quella fosse in effetti una cena di finanziamento organizzata da un’altra entità della galassia Casaleggio: l’Associazione Gianroberto Casaleggio, i cui soci sono ignoti ma il presidente si conosce: sempre Davide. Alla cena, non la prima invero, erano presenti imprenditori, collaboratori del Movimento, parlamentari. Almeno un socio di Casaleggio Associati, a guardare il suo account Instagram, si trovava a Roma quel giorno quindi è presumibile che fosse anche lui presente.
Un bel groviglio di interessi mediatici, politici, imprenditoriali attavolato a due passi dal Senato della Repubblica per parlare di lavoro, sviluppo economico, welfare. Mancava solo il ministro competente.
Come abbiamo raccontato in Supernova, i Casaleggio non sono nuovi all’utilizzo delle proprie relazioni a vantaggio ora della propria azienda, ora del Movimento o di qualche cliente.
Sarebbe opportuno che saltasse fuori la lista degli invitati, per un motivo preciso. Tra le varie attività di Casaleggio Associati c’è l’ormai noto rapporto annuale sull’e-commerce, presentato quest’anno a Milano e a Roma. Ebbene, visitando la pagina web dell’evento, si scopre che agli sponsor del rapporto di quest’anno viene offerta — come benefit, “carte vincenti” — il networking e i contatti che l’azienda può fornire, senza ben specificare quali. Per caso tra gli invitati a quella cena c’era qualcuno dei finanziatori dei convegni di quest’anno, che sarebbe potuto così entrare in contatto e in relazione anche con i politici che hanno rapporti con Casaleggio?